Skip to main content
Lo sapevi che?Primo piano

Grandi passi in avanti grazie alla biopsia liquida: sai cos’è?

Lo sapevi che?

Negli ultimi anni, la ricerca oncologica ha fatto notevoli progressi nel migliorare la diagnosi e il trattamento del tumore al seno, una delle neoplasie più comuni tra le donne. Tra le innovazioni vi è la biopsia liquida, una tecnica che sta rivoluzionando il modo in cui viene monitorato e trattato il carcinoma mammario. 

  

Cos’è la biopsia liquida? 

La biopsia liquida è un semplice test del sangue che permette di rilevare tracce di DNA tumorale circolante nel flusso sanguigno. Tra i suoi impieghi c’è la capacità di individuare mutazioni specifiche come quella del gene ESR1, presente in alcuni sottotipi di carcinoma della mammella. Questa mutazione è spesso associata a resistenze ai trattamenti ormonali, uno dei principali approcci terapeutici utilizzati oggi per il tumore al seno. Conoscere la presenza di questa mutazione consente ai medici di adattare tempestivamente la strategia terapeutica, evitando il ricorso a trattamenti più aggressivi come la chemioterapia. 

  

A cosa serve la biopsia liquida? 

La biopsia liquida offre numerose applicazioni cliniche, tra cui la possibilità di monitorare l’insorgenza di resistenze alla terapia. Nel momento in cui il tumore evolve e inizia a sviluppare resistenza ai farmaci, può essere adottato questo esame che permette di intercettare precocemente i cambiamenti, e fornire informazioni molto importanti che guidano verso la scelta della terapia più efficace. Un altro vantaggio significativo è la possibilità di ripetere il test nel tempo, consentendo di monitorare l’evoluzione del tumore in tempo reale. Ciò offre una visione continua e aggiornata dello stato del paziente, con un impatto diretto sull’efficacia e la tempestività del trattamento. 

 

Quali sono i vantaggi della biopsia liquida?

Rispetto alle tradizionali biopsie – che richiedono l’estrazione di un campione di tessuto tumorale tramite interventi chirurgici – la biopsia liquida è una tecnica molto meno invasiva.
Si effettua con un semplice prelievo di sangue, riducendo notevolmente il disagio per il paziente e le complicanze legate all’intervento. Un altro aspetto positivo riguarda i costi: l’esame è relativamente economico se confrontato con le biopsie tradizionali. I tempi di refertazione inoltre, sono rapidi e consentono ai medici di ottenere informazioni diagnostiche nel giro di pochi giorni, così da velocizzare le decisioni terapeutiche.

Leave a Reply