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ll XVIII secolo fu un’epoca di intensa attività artistica in tutta Europa, e in questo contesto, brillava il grande talento del compositore tedesco Georg Friedrich Händel. Con la sua straordinaria abilità compositiva, Händel ha dato vita a composizioni senza tempo: 40 opere teatrali, 32 oratori, centinaia di brani per orchestra e 110 cantate dalla straordinaria complessità e forte intensità emozionale, che dopo secoli dalla sua morte, restano dei pilastri della musica classica.  

Tuttavia, la sua storia di talento non ha un inizio semplice.  

I genitori, con una mentalità conservatrice, gli vietarono di seguire la sua passione musicale, indirizzandolo verso gli studi per diventare un uomo di legge. Nonostante ciò, il giovane Händel non si arrese e iniziò ad esercitarsi ogni sera al clavicordo nascosto nella sua soffitta.

 

Fu il duca Giovanni Adolfo di Schwarzenberg a convincere il piccolo prodigio e soprattutto i suoi genitori, a intraprendere una carriera musicale. Il destino di Händel fu segnato da quel momento. 

Il giovane Georg fremeva dalla voglia di studiare e imparare, tanto che a soli 17 anni, iniziò a viaggiare in tutta Europa soffermandosi per lunghi periodi in Inghilterra, Italia e Irlanda. Grazie a queste esperienze riuscì a scoprire nuove realtà e stili musicali, guadagnando fama e successo grazie al suo incessante lavoro e alla sua mentalità di larghe vedute. Durante il suo soggiorno londinese, ad esempio, Händel conquistò il titolo di compositore di corte direttamente da Sua Maestà Giorgio I esibendosi con la sua opera “Water Music”: sin dalla prima nota, il re ne fu estasiato, tanto da chiedere ai suoi musicisti di ripetere il brano per ben tre volte.

 

Un altro trionfo che diede prova della bravura e del talento innato del maestro tedesco Händel fu l’oratorio in lingua inglese “Messiah”, – ancora oggi suonato nelle più importanti sale da concerto di tutto il mondo – composto in soli 24 giorni. La sua prima esecuzione avvenne nel 1741 e fu un successo straordinario: l’afflusso di spettatori all’interno del piccolo teatro fu così alto – circa 700 persone – che si chi richiese alle signore dell’aristocrazia di non indossare abiti voluminosi per agevolare l’afflusso di pubblico. 

Il duca Giovanni Adolfo di Schwarzenberg ha creduto nel giovane Händel così come la Fondazione Maria Gabriella De Matteis vuole fare, ogni giorno, selezionando i talenti della GUSTAV MAHLER JUGENDORCHESTER.   

Essere in possesso di un talento è un dono unico. La storia di Händel, con i suoi successi e difficoltà ci mostra l’importanza di credere nelle nostre passioni affinché il talento possa fiorire.  

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